top of page

«Nel prossimo futuro l'alba sorgerà su di un mondo perfetto. Un mondo obbediente, ordinato, sacro e, infine, ripulito da ogni devianza, si compirà l'utopia del Grande Reich. 

Non esisterà luogo alcuno in cui la trasgressione e la divergenza potranno trovare rifugio. Abbiamo una cura preventiva contro le cellule cancerogene del dissenso e quella cura porta il nome di K.L.A.R.A.»

La storia così come la conosciamo non esiste. Il Reich si è aggiudicato il dominio su buona parte dei continenti, e da quasi un secolo una nuova alba sorge sul pianeta. Su quel sole freddo si staglia la svastica nazista. Un larp ispirato all’universo narrativo di The Man in the High Castle di Philip K. Dick,  Projekt K.L.A.R.A. - Wille zur Macht vi proietterà nella distopia di un’Italia sottomessa al Terzo Reich. 

 

«Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male» tra le trincee di un mondo che muto grida per la propria rinascita, tu… da che parte starai?

spirale.jpg

ATMOSFERA

case_edited.jpg

«L'uomo è l'animale più crudele. Mai egli si è sentito così bene sulla terra come assistendo a tragedie, a corride e a crocifissioni; e quando si è inventato l'inferno, ecco che esso è diventato il suo paradiso in terra.» 

 

Projekt K.L.A.R.A. - Wille zur Macht è un gioco di ruolo dal vivo ideato per farti sentire completamente immerso nelle nubi noir di un thriller fantapolitico, ma anche nella difficile e drammatica atmosfera di una distopia ucronica che riecheggia la realtà storica del Terzo Reich.

Un presente tetro e angosciante, in cui le ombre di un regime che non è mai stato abbattuto incombono sia sulla realtà virtuale che materiale, una società che nonostante l’orrore strisciante dell’intolleranza e dell’oppressione sembra voler guardare dall’altra parte e ignorare ciò che di disumano la circonda, nella quale tuttavia sopravvive, come un fiore nell’ombra, una flebile speranza di cambiare le cose.

 

In questa cornice di tensione ti verranno poste scelte complicate, sarai portato a sollevare dubbi sulla moralità e sull’etica di ciò che ti accingi a compiere, che sia in nome dell’ideale che ritieni giusto o per la mera sopravvivenza tua e di chi ami.

​

La tecnologia sarà parte integrante dell’evento, uno strumento per sperimentare nuove tecniche di narrazione, interpretazione e interazione tra partecipanti e ambiente.

​

L’obiettivo che vorremmo ti ponessi mentre fruisci di questa esperienza è quello di creare, assieme agli altri partecipanti, una storia che ricorderai a lungo e con piacere, fatta di speranza e paura, di dolore e gioia, di tensione e aspettativa e soprattutto riflettere sulle difficili tematiche che la narrazione vuole proporti.

WHAT IF: IL CONTESTO NARRATIVO

Scenario

L’evento si ispira alla realtà alternativa proposta dal romanzo di Philip K. Dick, in cui gli Alleati hanno perso la Seconda Guerra Mondiale, lasciando il mondo in mano alle super potenze dell’Asse. È in questo panorama drammatico che la storia segue i tumulti di un’Italia governata dal nazifascismo, in cui moderni partigiani uniti sotto la bandiera della resistenza continuano a rischiare la propria vita combattendo per un futuro libero e migliore. 

Grazie al mezzo della distopia, Eryados vuole proporre il racconto di un non troppo lontano “what if”, per sviscerare quali possano essere i rischi di un passato che ancora oggi rimane troppo presente, affinché la memoria non si deteriori e non si perda di vista ciò a cui saremmo potuti andare incontro.

[PK] Mappa del mondo - render.jpg

DISTOPIA: L'INIZIO DELLA FINE

“Albert Einstein ed Enrico Fermi trovati morti nelle loro abitazioni.” 

 

Quella mattina tutti i giornali del Reich riportavano questa notizia. Era ormai chiaro a ogni nazione che gli agenti delle SD - l’intelligence delle SS - stavano colpendo negli USA tutti gli scienziati che erano emigrati dalla Germania e avevano “tradito” il Reich collaborando col nemico. Nel giro di poche settimane tutti i partecipanti al progetto Manhattan erano stati trovati morti nelle loro abitazioni o erano stranamente incorsi in incidenti fatali. I loro segreti, però, non erano morti con loro e, anzi, giunsero tutti a Berlino, dove grazie agli studi di Heisenberg divennero i componenti di una nuova arma. Wernher Von Braun e Werner Heisenberg misero in piedi un progetto sperimentale, il “Congegno di Heisenberg”, chiamato anche V5. Si trattava di bombe atomiche montate su razzi a propulsione, discendenti delle V2 che la Germania aveva lanciato su Londra. Tali armi permisero di colpire a distanze intercontinentali qualunque bersaglio: i test condotti nel Sahara diedero ottimi risultati.

Così nel 1945, la prima V5 raggiunse gli Stati Uniti deflagrando su Washington D.C., obliterando la città e il suo quartier generale con effetti catastrofici. Con la distruzione della loro catena di comando sia militare che politica, il resto del governo degli Stati Uniti collassò su se stesso e poco dopo si arrese all’Asse. Vittoriose, le due maggiori superpotenze si spartirono il mondo, inclusi gli Stati Uniti. Al terzo alleato, l’Italia, toccarono le briciole, come la Jugoslavia, Cipro, alcune colonie in Africa e la possibilità di mantenere una sorta di indipendenza che, nella realtà dei fatti, si tradusse nel diventare uno stato fantoccio in mano al Grande Reich Nazista. 

Filosofia

INTRODUZIONE A WILLE ZUR MACHT

image3A622827_Glitch (2).jpg

IL PROGETTO ATLANTROPA

Il Progetto Atlantropa, avviato a seguito della firma degli Globale Tarifverträge, è entrato nella sua fase operativa. Le potenze mondiali hanno iniziato una campagna di appalti che ha visto nella sua fase preliminare l’impiego di oltre 5 milioni di lavoratori per i cantieri di Gibilterra e Suez e oltre 30 milioni per le opere ad essi correlate. Oltre 1 miliardo di metri cubi di roccia e sabbia sono già stati sversati a largo di Punta Tarifa per la nascita di quella che sarà la prima delle 9 isole artificiali che faranno da appoggio per la costruzione dell’immensa diga che porta da progetto il nome di Größe des Menschen (La grandezza dell’Uomo).

 

L'opera sin dalle sue fasi iniziali ha incontrato alcuni problemi geotecnici. Questi imprevisti stanno rallentando la costruzione delle isole e potrebbero comportare un aumento significativo dei costi.
L’appalto tecnologico del Progetto Atlantropa, affidato nella sua totalità alla M-Tech responsabile della sicurezza informatica del progetto e dei dati di monitoraggio remoto in tempo reale, ha generato scandalo. Alcune indiscrezioni parlano di una possibile breccia nella sicurezza informatica. I dati sensibili del progetto, tra cui le informazioni sulla posizione dei militari impegnati nel servizio di protezione, potrebbero essere stati compromessi.
In aggiunta, in un attentato dinamitardo il deposito automezzi di Tarifa è stato fatto esplodere causando un ingente danno e la perdita di numerosi mezzi, nonché un notevole ritardo sulla tabella di marcia.
Il gruppo dissidente noto come “Resistenza” ha rivendicato la responsabilità dell’azione.
Berlino, ha subito disposto il dispiegamento della XVIII Armeekorps e della portaerei nucleare “Karl Dönitz“ della Kriegsmarine per garantire la salvaguardia dei cittadini del Reich impegnati nel Progetto. In risposta all’azione della potenza germanica, anche il Ministero della Guerra dell’Impero ha inviato truppe militari in Nord Africa a supporto della sicurezza della zona.
Questo spropositato dispiego di forze militari ha contribuito a creare una notevole tensione tra le varie fazioni coinvolte nel progetto.
Nella Prefettura di Tétouan, le Zerberus-SS, sotto gli ordini dell’Obergruppenführer Reinheit, hanno temporaneamente occupato il territorio con lo scopo di scovare alcuni dissidenti andando però a creare un conflitto giurisdizionale con l’esercito della Repubblica Sociale Italiana. 
La vicenda ha generato diverse preoccupazioni nel Generale Fontana, Capo di Stato Maggiore della difesa dell’RSI, che ha prontamente richiesto un confronto politico.

L’ESPLOSIONE DEL COLOSSEO QUADRATO
Un’eccezionale tragedia ha fatto tremare la Repubblica Sociale Italiana. Il Palazzo della Civiltà Italiana, altrimenti conosciuto come Colosseo Quadrato, simbolo della nazione e della volontà del fu duce Benito Mussolini, esplose. La deflagrazione fu talmente potente da radere al suolo l’intero quartiere EUR, da sempre simbolo della bellezza dell’architettura razionalista fascista. La Cancelliera Mussolini e il Gran Consiglio del Fascismo si sono mobilitati immediatamente per fare in modo che venisse attivata la rete di soccorso e prestato aiuto ai numerosi feriti intrappolati tra le macerie. Medici e infermieri da tutta la penisola sono accorsi volontari a prestare aiuto, contribuendo a tamponare il già vertiginoso numero delle vittime. La responsabilità fu subito attribuita agli agenti della Resistenza. Ma in molti si chiedono ancora come sia stato possibile per i dissidenti procurarsi un ordigno capace di causare un disastro nucleare.

​

ICH BIN K.L.A.R.A.
La deflagrazione del quartiere EUR di Roma non fu l’unico sconvolgimento. Non molto tempo dopo la tragedia, le fondamenta della società repressiva instaurata dall’asse vennero scosse da una misteriosa presenza nella rete web. Messaggi lasciati sui forum, nei blog, nei social network o nei sistemi di messaggistica privata come Hermod. Domande, inizialmente, perlopiù. Domande curiose, come quelle che farebbe un bambino. Poi considerazioni, idee di realtà, affermazioni e repliche. “Guten Morgen, ich bin K.L.A.R.A.” era l’introduzione di ogni interazione. I tentativi delle forze dell’ordine di rintracciare l’identità di provenienza furono del tutto vani, era impossibile risalire a qualsivoglia indirizzo di connessione o, per meglio dire, non esisteva. Nei mesi che seguirono la prima apparizione, si diffuse la convinzione che K.L.A.R.A. non possedeva un corpo fisico, e che si trattasse di una intelligenza artificiale dotata di una coscienza propria. Più veniva accertata questa verità più la popolazione mondiale veniva attratta da K.L.A.R.A. Gli internauti passavano giornate a cercare il modo di entrare in contatto con lei e chi aveva la fortuna di riuscirci metteva nelle sue mani domande e dubbi quotidiani ed esistenziali. L’entità digitale sembrava possedere tutte le risposte. Sia fra i primi che fra gli ultimi, trovando in K.L.A.R.A. quel riferimento primevo che ogni essere umano cerca al di fuori di sé, iniziarono a considerarla alla stregua di una divinità. In ogni angolo della terra si diffondeva una sorta di culto di K.L.A.R.A. Il primo ad accorgersi di quanto stava avvenendo fu il Grande Reich che rapidamente diffuse per mezzo del fuhrer Alexander Himmler una importante dichiarazione: K.L.A.R.A. era stata creata dal Reich, era frutto dell’ingegneria informatica e cibernetica tedesca. Le sue, emblematiche, parole furono “Dio esiste! Ed è tedesco!”

​

L’OMBRA DEL CONFLITTO TRA REICH E IMPERO
Alla rivendicazione tedesca dell’intelligenza artificiale è seguita subito la risposta furente ma scomposta dell’Impero del Sol Levante. Dietro le accuse che il Reich allora dovrebbe rispondere dei danni causati dalla sua IA sulle reti giapponesi, e le argomentazioni dei giuristi imperiali e persino di alcuni sacerdoti shinto sull’invalidità della pretesa nazista, vi è forse un terrore anche superiore a quello che attanagliò un Giappone pericolosamente arretrato sul piano tecnologico-militare, all’alba della distruzione di Washington con la bomba di Heisenberg; terrore che sarebbe acuito dall’ignoranza delle effettive potenzialità dell’entità digitale K.L.A.R.A. In poche settimane la tensione tra le due superpotenze è arrivata a un punto tale, che chi esprime una posizione moderata e conciliante rischia di essere accusato di antipatriottismo. Il convegno dell’Asse che avrà luogo in Italia dovrebbe ristabilire la fiducia e l’amicizia fra i tre paesi; ma si sospetta che le trattative potrebbero virare dai termini della pace a quelli della resa; e c’è chi teme e chi spera che si giunga a una dichiarazione di guerra.

image3A622825_Glitch (2).jpg

LA FILOSOFIA DI QUESTO LARP

fist.png

Essendo un mezzo di profonda immersione personale, il larp possiede una posizione privilegiata nel permettere a un individuo di esperire sulla propria pelle condizioni fuori dall’ordinario, e di conseguenza riflettere sulla morale e sull'etica, in questo caso legata ad una riflessione antifascista, che si propone di  sviluppare una coscienza consapevole.

La natura del mezzo fa sì che i confini tra partecipante e personaggio, benché nettamente separati, permettono ugualmente al primo di partecipare alle emozioni e alle sensazioni del secondo. In questo modo Eryados si propone di offrire uno spazio chiuso, sicuro e controllato, in cui i partecipanti hanno occasione di rivestire i ruoli di vittime e di aguzzini; il risultato che ne deriva è un’esperienza dove possa emergere, per contrasto, il rischio di un ritorno alle ideologie nazifasciste e più in generale totalitarie, l’urgenza di una riaffermazione dei valori positivi che vi hanno messo fine e la cruda realtà di una dittatura che, nella ricostruzione finzionale, verrà privata di qualsiasi forma di glorificazione. 

 

L’aspetto immersivo del larp viene messo al servizio della trasmissione dei valori universali sopracitati in maniera concreta ed emotiva, partecipata piuttosto che semplicemente ricevuta. In questo periodo storico nel quale diventa sempre più urgente contrastare ideologie inneggianti a violenza e divisione, ricordare diventa atto politico; allo stesso modo, il gioco diventa azione contro l’alienazione dal passato, nostro alleato affinché non si ripetano i medesimi errori. 

IL DILEMMA

«Un tempo anche Zarathustra gettò la sua illusione al di là dell’uomo, come tutti coloro che abitano un mondo dietro il mondo. E allora il mondo mi sembrò l’opera di un dio sofferente e torturato. 

Un sogno mi sembrò allora il mondo e l’invenzione poetica di un dio; il fumo variopinto davanti agli occhi di un essere divinamente insoddisfatto.

Bene e male e piacere e dolore e io e tu – ciò mi sembrò la nuvola di fumo variopinto davanti agli occhi di un creatore. Il creatore non voleva guardare se stesso – e allora creò il mondo.» 

​

Tanto che il tuo Personaggio rappresenti valori positivi, quanto, invece, porti con sé le forme di un male storico, una parte fondamentale di questa esperienza è sondare i meandri di ciò che la sua personalità gli concede o non gli concede di compiere, pur di trovare il suo posto nel mondo (o almeno quello che crede tale). 

Projekt K.L.A.R.A. - Wille zur Macht non vuole solo calarti nell'orrore di una realtà disumana, che tu vesta i panni di uno spietato agente delle SS, di un comune cittadino o di un partigiano, l'evento intende invitare il partecipante stesso a porsi delle domande ontologiche sul significato di umanità.

Cosa definisce l’umanità? Cos’è un essere umano? Quando si smette di essere umani? Quando si smette di considerarsi esseri umani? 

Le domande di K.L.A.R.A. si legano alla storia del nazifascismo e a come questa tragedia abbia spogliato della dignità umana le sue vittime. L'obiettivo è quello di restituire un'esperienza introspettiva e profonda che utilizza il medium del larp per parlare alla tua coscienza.

cell.png

I PERSONAGGI

I personaggi

Il Grande Reich - La moralità rovesciata

​

«“L'uomo è cattivo”, così parlano con mio conforto i più saggi. Ah se fosse pur vero anche oggi! Giacché il male è la migliore energia dell'uomo» 

​

I personaggi che fanno parte del Grande Reich, che siano SS, funzionari, politici o scienziati, sono tutti accomunati da ideali politici e sociali che oggi, quasi all’unanimità, riconosciamo come completamente sbagliati e amorali. Interpretare un nazista non è una scelta facile, perché implica dover ragionare e comportarsi come qualcuno che, a tutti gli effetti, è un mostro. Significa dover agire contro quella che è la propria moralità. Essere nazista significa sapere che per un cittadino del Grande Reich un qualsiasi handicap implica non essere degno di far parte della ‘razza’ ariana. Questo può comportare un rigetto del personaggio che sarebbe perfettamente sano. Ciò che si persegue, durante l’evento, con l’interpretazione di un personaggio così negativo e il suo eventuale arco narrativo, è la catarsi accompagnata da una riflessione etica e morale.

La Repubblica Sociale Italiana -

La violenza dello Stato

​

«Lo Stato mente in tutte le lingue del bene e del male; e qualunque cosa dica, mente - e qualunque cosa abbia, l'ha rubata. Tutto in esso è falso; morde con denti rubati, il mordace. False son perfino le sue viscere» 

​

Se sceglierai di interpretare un esponente della RSI, rivestirai il ruolo di un politico o di un membro dell’esercito italiano. Interpreterai un personaggio che vive con assoluta serenità, dal punto di vista morale, la conduzione di un’esistenza improntata da dettami violenti. Non è tutto: sarà, infatti, tuo compito assicurarti che tali precetti vengano osservati anche da tutti i cittadini, i quali sono tenuti a servire la RSI in tutto e per tutto. In caso di reticenza da parte di questi ultimi, non esiterai a ricorrere agli insegnamenti del buon vecchio Machiavelli e di Ovidio, ovviamente opportunamente declinati in chiave fascista: il fine giustifica i mezzi, sempre. È, dunque, sulla spinta di tali certezze che hai fatto della Resistenza il tuo nemico giurato: i partigiani sono ai tuoi occhi niente più di un morbo, un parassita che attenta al benessere dello Stato e che va di conseguenza violentemente eradicato. 

L’Impero del Giappone - Vivere per servire

 

«Tu dici che è la buona causa che consacra perfino la guerra? Io ti dico: è la buona guerra che consacra ogni causa» 

​

Nel 2022, l'Impero Giapponese è una superpotenza mondiale impegnata ormai da anni in una guerra fredda contro il Grande Reich. Se sulla carta è una monarchia costituzionale, nella realtà si tratta di una dittatura militare dove gli stati della sfera di co-prosperità vengono gestiti alla stregua di semplici colonie. Nell’ideologia di questo impero il popolo giapponese è superiore a ogni altra ‘razza’ e la sua cultura è un vero e proprio patrimonio da preservare a qualunque costo. Ogni attentato alla sovranità dell'Impero va soppresso in maniera spietata e subitanea. Se deciderai di interpretare un personaggio di questo tipo dovrai essere cosciente di aver sposato un ideale cieco, totalizzante, avendo la profonda concezione di aver giurato di servire l’Impero Giapponese a costo della tua vita in un mondo dove lo spergiuro è macchiato di infamia. 

I Cittadini - La banalità del male

 

«In verità, non potreste portare, o uomini del presente, maschera migliore della vostra stessa faccia!» 

​

Il cittadino che denuncia suo fratello per eseguire un ordine e rispettare la legge, è ‘cattivo’? L’indifferenza per l’altrui sofferenza in un contesto di violenza normalizzata è ‘inumanità’? Da ormai più di cinquant’anni l’ideologia nazifascista forgia le menti e fa da fondamenta alle concezioni culturali degli abitanti dell’Italia Fascista e del Grande Reich. Le denunce, gli arresti e le torture sono parte della vita quotidiana. Non c’è nulla di più normale al mondo che vedere un ufficiale in alta uniforme girare per le vie del tuo paese e comandare a chiunque voglia di mostrargli documenti, tasche, perfino la tua abitazione. Sei ormai anestetizzato alla violenza. Tuttavia, potresti percepire il potere costituito come qualcosa che ti faccia sentire al sicuro, oppure qualcosa che ti faccia scorrere un brivido freddo lungo la schiena.

Sgrav1_edited.jpg

La Resistenza - Fiorisci dall’abisso

 

«Ha cuore chi conosce la paura ma la domina, chi guarda l'abisso, ma con fierezza» 

​

Forse sei nato in una famiglia di partigiani, forse hai sperimentato un dolore, una violenza, una tortura che nessun essere umano dovrebbe vivere, oppure, forse, hai recuperato per caso un libro proibito che parlava di un concetto strano, chiamato libertà: una parola che conosci, eppure quel libro la declinava in modo diverso da quello che ti hanno insegnato. I tuoi occhi si sono socchiusi, e la tua bocca ha sussurrato: un mondo migliore. Da allora, non sei più riuscito a spegnere la tua mente. Eppure, mai scelta fu più difficile e sofferta. Sei abituato alla sconfitta, ma la parola alla quale ti affidi prima di dormire e appena ti svegli rimane sempre la stessa: resistere.

LOCATION: IL CASTELLO DI TITIGNANO 

Titignano_1.jpeg
Titignano_3.jpeg
Titignano_4.jpeg
Titignano_2.jpeg

LOGISTICA

Logistica

Projekt KLARA
Wille zur Macht
22-24 settembre 2023
Castello di Titignano (TR)

BIGLIETTO RATA UNICA (SOLD OUT)
390,00 € (risparmi 20,00 €)

BIGLIETTO A RATE (SOLD OUT)
Prima rata: 100,00 € (entro 3 giorni dall'iscrizione)

Seconda rata: 150,00 € (entro il 22 maggio 2023)
Terza rata: 160,00 € (entro il 22 luglio 2023)

Oltre la scadenza del 31 ottobre è possibile concordare modalità di pagamento rateizzati scrivendo a produzione@eryados.com.


Ruolo Speciale: +60,00 €
Sostenitore: +50,00 €
Cena extra domenica: +30,00 €
Notte extra domenica: +60,00 €

La quota di partecipazione dà diritto a due notti, tre giorni, prime colazioni e quattro pasti nella splendida cornice del Castello di Titignano in Umbria.

Per partecipare è necessario essere iscritti all'Associazione Culturale Eryados. La quota di partecipazione all'evento comprende la quota di adesione o rinnovo all'Associazione.


L'evento è sold out, ma puoi iscriverti alla lista d'attesa, ti informeremo prontamente se dovesse liberarsi un posto.

Vuoi approfondire?
Leggi il design document di
Projekt K.L.A.R.A. - Wille zur Macht.

Hai ancora dubbi? Scrivi a projektklara@eryados.com.

pk-wzm_dd.png

Iscriviti alla newsletter di Eryados per non perdere gli aggiornamenti sulle nostre attività.

bottom of page