Dall’edizione del Bild Zeitung del 21 luglio 1969
“Negli ultimi anni, il S. Gertrude Krankenhaus, ospedale psichiatrico situato a pochi chilometri da Bonn, è stato al centro di numerosi dibattiti. Sono ormai note nella comunità medica e scientifica le controverse opinioni del suo Direttore, ormai prossimo al pensionamento, che ha improntato il trattamento dei suoi pazienti “sulla psicoterapia e su un moderato uso dei farmaci”, piuttosto che su metodi tradizionali e comprovati come l’elettroshock e la lobotomia che, a suo dire, sono “barbarici e controproducenti per la guarigione del malato e il suo reinserimento nella società, che è l’unico scopo del mio lavoro”. Parole di un illuminato o di un uomo ormai talmente abituato a stare tra i pazzi da essere diventato uno di loro? E il S. Gertrude è davvero un’isola di avanguardia e progresso, come dicono alcuni, o sotto la sua luminosa superficie nasconde del marcio, come sostengono altri? Di certo la prossima visita all’ospedale da parte di alcuni Delegati del Ministero della Salute della Repubblica Federale Tedesca sarà dirimente nella risposta a queste domande, nonché nella vicina elezione del prossimo Direttore.”
“Cosa sarebbe peggio? Vivere da mostro o morire da uomo per bene?”
― Shutter Island, Martin Scorsese
“Il S. Gertrude è davvero un’isola di avanguardia e progresso, come dicono alcuni, o sotto la sua luminosa superficie nasconde del marcio, come sostengono altri?”. Questa è la domanda che in molti si stanno ponendo. Ma è davvero quella giusta? Forse non è più il momento di chiedersi se il S. Gertrude nasconda dei segreti, ma di quali segreti si tratti.
S. GERTRUDE KRANKENHAUS è un thriller psicologico che ha lo scopo di farti immergere nell’atmosfera cupa e misteriosa di un luogo che nasconde segreti e scandali rimasti sepolti per troppo tempo. È una detective story dove ogni personaggio avrà modo di indagare sulle incognite che avvolgono il recente passato dell’ospedale e i trascorsi dei suoi dipendenti.
Ma in un luogo come il S. Gertrude, è più facile di quello che sembra perdere il contatto con la realtà, confondere il vero e il falso, il giorno con la notte, la veglia e il sogno. Eppure, in questa confusione è necessario continuare a cercare la verità, per portare alla luce tutti gli scheletri nascosti tra le mura di questo antico e controverso ospedale.
All’interno di questa cornice dark, i misteri del S. Gertrude si mescolano anche alle vicende personali dei suoi ospiti. Lo scopo del larp non è solo quello di farti vivere un’avventura mystery, ma anche di farti provare un’esperienza intensa e intimista, con l’intento di esplorare il limite tra sano e malato, tra follia e pregiudizio, tra idealismo e fanatismo.
Film: Shutter Island (2010) di Martin Scorsese, Ragazze Interrotte (1999) di James Mangold, Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) di Miloš Forman, Titicut Follies (1967) di Frederick Wiseman, Sono un cyborg, ma va bene (2006) di Park Chan-wook.
Serie TV: Ratched (2020) di Ryan Murphy.
Libri: Le libere donne di Magliano (1953) di Mario Tobino.
Fotografia: Morire di Classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin (1969)
"Cosa significa essere matti? Perché si è matti? Una malattia della quale non si sa l’origine né il meccanismo, né perché finisce o perché continua. E questa malattia, che non si sa se è una malattia, la nostra superbia ha denominato pazzia."
― Le libere donne di Magliano, Mario Tobino
La Germania del 1969 è uno stato diviso in due metà a livello politico e sociale, ed è uno dei simboli della Guerra Fredda in corso tra U.R.S.S. e U.S.A., con il muro di Berlino come confine fisico a separare i due mondi.
Il 1969 è l’anno in cui i rapporti tra le due Germanie iniziano lentamente a distendersi: Willy Brandt, leader della socialdemocrazia tedesca ed eletto cancelliere proprio quell’anno, inizierà un progetto di politica estera noto come Ostpolitik, nel quale la Germania dell’Ovest inizierà un processo di riconoscimento in primis della Germania dell’Est e successivamente con Polonia e Cecoslovacchia, aumentando la credibilità e la stima della Germania dell’Ovest agli occhi del mondo intero.
Il S. Gertrude nasce come convento delle Monache Agostiniane attorno al 1850: inizialmente abitato solo dalle religiose, con il tempo inizia ad occuparsi di pazienti con patologie lievi fino a quando, verso gli anni ‘30 del 900, la struttura viene acquistata da un gruppo di imprenditori privati per diventare effettivamente un ospedale psichiatrico. La fine della Seconda Guerra Mondiale però mette in seria difficoltà l’istituto, che incapace di sostenersi economicamente, diviene sempre più dipendente dai fondi statali; denaro che però è vincolati all’approvazione da parte dei funzionari del Ministero, i quali periodicamente visitano la struttura sia per valutarne l'efficienza che per vigilare sulle terapie somministrate ai pazienti.
Ora, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, in un momento di stravolgimenti sociali e culturali, il S. Gertrude si erge a roccaforte di un pensiero nuovo, della vera e propria avanguardia della medicina psichiatrica. Ma si tratta davvero di avanguardia? O dietro il pensiero del luminare si nasconde una posizione antipsichiatrica? Alcune parti del passato del S. Gertrude restano avvolte nel mistero, così come del suo presente. Forse, il prossimo congedo del famoso Direttore che ne ha tenuto le redini per tanti anni smentirà i dubbi di molti sull’operato dell’ospedale. O forse, farà venire alla luce i segreti che celano le sue mura e le storie di coloro che lo hanno attraversato.
In un periodo in cui assistiamo a un aumento dei casi di disturbo psichico accompagnato da un nuovo interesse generale per la salute mentale individuale e pubblica, è facile cadere in narrazioni stereotipate sull’argomento: dagli psicofarmaci come annichilimento dell’individuo alla psicoanalisi come unica panacea, dalla malattia mentale come sintomo di debolezza spirituale, se non addirittura morale, al ricovero psichiatrico come carcerazione. Questi e altri luoghi comuni sul disturbo mentale e sulla psichiatria vanno ad allestire uno spettacolo che, mentre ci culla in una falsa conoscenza del fenomeno, in realtà ci allontana da esso; come se la salute mentale non fosse qualcosa che, avendo tutti una mente, ci riguarda sempre, ma un oggetto o spesso trascurabile o a volte spettacolare per la sua alterità.
Attraverso un’esperienza di gioco sia personale che corale ma soprattutto informata, S. Gertrude Krankenhaus può avvicinare in sicurezza le partecipanti e i partecipanti a quei fenomeni che, in quanto soggetto razionale di una società, possono essere restii ad approfondire. Rifuggendo il pietismo o la glorificazione della “follia”, Eryados chiama quindi i partecipanti a creare e vivere una storia che vada oltre ignoranza e stereotipi e ci porti invece a una riflessione sentita sulla malattia mentale. Con ciò non si pone l’obiettivo che la partecipante o il partecipante diventino esperti in materia ma che, anche attraverso un parallelismo tra la situazione attuale e quella di S. Gertrude Krankenhaus, ricca di conquiste ma anche di lacune nel campo della psichiatria, avverta il pericolo dell’adagiarsi su pigre teorie anti-scientifiche e la necessità di un interesse attivo e continuo per un bene, la salute mentale, che è di tutti.
COSA TROVERAI
un larp thriller in cui i personaggi affronteranno un mistero sconcertante; un’esperienza intimista che toccherà le corde più profonde di personaggi e interpreti; una rappresentazione sensibile della malattia mentale e della psichiatria che sfida i pregiudizi; un’immersione piena e senza pause nell’ambientazione di una clinica psichiatrica della Germania Ovest degli anni Sessanta.
COSA NON TROVERAI
Un larp horror, di fantascienza o fantasy; un gioco competitivo in cui si vince o si perde; combattimenti, sparatorie o altri eventi da genere action; un’aderenza eccessiva e incondizionata alla realtà medico-scientifica (riteniamo alcune semplificazioni e approssimazioni necessarie per un buono svolgimento del larp).
Cos’è il disturbo mentale?
Il disturbo mentale, o per meglio dire, i disturbi mentali, sono sindromi caratterizzate da problemi significativi del pensiero, della regolazione delle emozioni, o del comportamento di un individuo, che producono sofferenza o difficoltà nelle abilità sociali, occupazionali e altre attività significative. I disturbi mentali sono fenomeni complessi che riflettono una disfunzione dei processi psicologici, biologici o dello sviluppo. Sono, inoltre, fenomeni “multifattoriali”, ovvero determinati da una combinazione sempre variabile ed unica di fattori predisponenti (ad esempio la genetica, o eventi accaduti in età infantile o giovanile) e fattori scatenanti (ovvero fattori legati al contesto più attuale dell’individuo, quali condizioni di stress, mancanza di supporto sociale, relazionale o emotivo).
Il dibattito su cosa e quali siano i disturbi mentali è antico quanto la medicina stessa e si è sviluppato particolarmente con l’affermarsi della disciplina psichiatrica negli ultimi due o tre secoli. Nello sforzo di categorizzare i disturbi mentali in entità chiare e comunicabili tra professionisti, la psichiatria contemporanea descrive le modalità specifiche di presentazione e decorso dei disturbi mentali in un Manuale Diagnostico e Statistico (DSM) che viene regolarmente aggiornato sulla base di sempre nuove evidenze scientifiche. Oltre a tale visione dei disturbi mentali come “categorie”, o “tipi naturali”, che vanno riconosciuti e descritti in quanto fenomeni separati, la psichiatria contemporanea ne riconosce anche la natura “dimensionale”. Ciò significa che non è del tutto possibile considerare tali disturbi come entità nettamente separate l’una dall’altra, o come entità assolutamente aliene a coloro che non soffrono di disturbi mentali. In parole povere, si può pensare ai disturbi mentali anche come a versioni esacerbate, eccessive, di esperienze quotidiane e comuni a tutti. Infine, nonostante la diagnosi formale sia sempre necessaria al fine di guidare il trattamento, i disturbi mentali si presentano in maniera unica ad ogni paziente. In questo senso, il disturbo mentale è anche concepibile come una funzione specifica della storia unica e della soggettività irripetibile di un individuo.
PAZIENTI
“Nessun uomo ha il diritto di giustiziare una persona che non è responsabile di quello che ha fatto, nessun uomo!“
― M-Il Mostro di Düsseldorf, Fritz Lang
La vita non ti ha regalato nulla e il tuo essere considerato diverso, rispetto al modello imposto dalla società corrente, ti ha condannato a vivere in un angolo del mondo come un reietto. Sulla tua cartella clinica, un numero indefinito di visite e analisi per giungere a univoca diagnosi:
“il paziente dopo essere stato sottoposto a un serie di test risulta avere un chiaro disturbo mentale. Pertanto essendo un soggetto difficile e potenzialmente pericoloso per se stesso e per gli altri, riteniamo sia utile un ricovero immediato in un ospedale psichiatrico.”
Vivi in una società che stigmatizza la tua condizione. Da quando sei stato internato hai perso la libertà, a volte persino la dignità. La tua vita è cambiata radicalmente e progressivamente hai perso la speranza di poter lasciare il manicomio. Poi sei stato trasferito al programma del S.Gertrude e hai cominciato a convincerti che forse qualcuno potrebbe davvero curare la tua malattia, che forse potresti guarire. Questo pensiero al tempo stesso ti tiene in vita e ti tormenta.
“Il rasoio fa male; l'acqua bagna; l'acido guasta; i farmaci danno i crampi; le pistole sono illegali; la corda si spezza; il gas puzza; tanto vale vivere.”
Résumé, Dorothy Parker
Negli ospedali psichiatrici gli “alienati mentali”, affetti da patologie reali e diagnosticate, venivano “custoditi” insieme a persone le cui problematiche potevano non rispecchiare una malattia mentale certa; persone le cui inclinazioni personali apparivano diverse dal consentito, scomode, e si opponevano ai modelli di vita consueti.
Per semplificare, i Pazienti sono stati divisi in tre fasce, a seconda della patologia di cui soffrono. Questa divisione fa riferimento anche a ciò che negli anni Sessanta veniva categorizzato come disturbo mentale.
ROSSO: Pazienti soggetti a problematiche mentali psicotiche: fanno parte di tale categoria tutte quelle malattie mentali gravi che alterano l’equilibrio psichico dell’individuo. Si parla di psicosi quando l’individuo perde completamente il contatto con la realtà e percepisce una visione distorta di ciò che lo circonda. Alla psicosi sono spesso associate allucinazioni e deliri.
La schizofrenia è un esempio di psicosi.
ARANCIONE: Pazienti soggetti a problematiche mentali nevrotiche: fanno parte di tale categoria tutte quelle malattie mentali che hanno un’origine psicologica, più precisamente un conflitto di inconscio derivante da esperienze traumatiche o problematiche di adattamento. Si parla di nevrosi quando si crea una condizione di sofferenza e alterazione della psiche con gravi stati di ansia e di angoscia, senza però compromettere il contatto con la realtà.
Disturbi dell’ansia e fobie sono esempi di nevrosi.
GIALLO: Pazienti soggetti a problematiche mentali che non rientrano in nessuna delle due categorie precedenti. Sono pazienti che non presentano alterazioni della psiche o difficoltà di adattamento, all’apparenza sono persone perfettamente normali. Eppure qualcuno, spesso in famiglia, un padre o un marito, è rimasto disturbato dai loro comportamenti, dai loro desideri.
L’omosessualità, il lesbismo, la promiscuità sessuale ne sono esempio.
DELEGAZIONE DEL MINISTERO FEDERALE DELLA SALUTE
Con inquietudini, paure, sovraccarico di lavoro e di pensieri, si può fiaccare e indebolire ognuno a un punto tale, che egli, a una cosa che abbia l'apparenza del complicato, non si opponga, e a essa invece ceda.
― Umano troppo umano, Friedrich Nietzsche
Hai il compito di valutare, fra i candidati, chi sarà il nuovo direttore che prenderà le redini dell’ospedale psichiatrico. Di storie, sul S. Gertrude Krankenhaus, se ne sono sentite tante e sembrerebbe che il direttore uscente si sia adoperato a incrinare i pregiudizi sulla malattia mentale, curando i suoi pazienti con trattamenti innovativi. Secondo lui, pratiche come la lobotomia e l’elettroshock devono essere abolite perché ritenute cure aggressive per qualsiasi tipo di patologia mentale, più o meno grave. I suoi metodi sono efficaci come sostiene? È in buona fede o cerca solo l’attenzione della stampa? E chi lo sostituirà intende continuare a percorrere la strada che lui ha tracciato? Arrivato all’ospedale psichiatrico potrai valutare la struttura, parlare con i medici, porre domande e osservare con i tuoi occhi la vita dei pazienti e le cure adottate. Il tuo giudizio sarà fondamentale per le sorti dell’intero istituto e dei suoi ospiti.
Ma ricorda di dosare rigore e diplomazia per ottenere le informazioni di cui hai bisogno, valutare l’operato del direttore uscente e far sì che l’ospedale non finisca in mani sbagliate.
INFERMIERI E INSERVIENTI
“Prometto davanti a Dio, in presenza di questa assemblea, di vivere degnamente e di esercitare fedelmente la mia professione…
Aiuterò lealmente il medico nel suo lavoro e mi dedicherò al servizio di coloro che mi verranno affidati per l’assistenza.”
― Il Giuramento degli infermieri, “Florence Nightingale”
Vivere quotidianamente la sofferenza e la malattia non è semplice. Per sopravvivere alla quotidianità del S. Gertrude ti sei costruito una corazza emotiva capace di isolarti dal dolore altrui. Infermieri e inservienti sono le fondamenta dell’ospedale psichiatrico: i medici saranno certamente bravi a fare diagnosi ma chi curerà e accudirà realmente i pazienti sarete tu e i tuoi colleghi. Sei gli occhi e le orecchie dell’istituto, il ponte tra i medici e i pazienti. Se da un lato questo ti espone psicologicamente e spesso ti mette nella scomoda posizione di dover fare cose che non vorresti, dall’altro puoi comprendere meglio di chiunque altro i pensieri, le paure, le speranze - e i segreti - di entrambe le parti. Sarai un paramedico dal cuore d’oro, un professionista zelante, un lavoratore cinico, un nullafacente raccomandato o qualcuno che, chiaramente, per il bene dei pazienti, non dovrebbe fare questo lavoro?
MEDICI
“Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.”
― Giuramento di Ippocrate Antico, Maestro di Coo
Dispensatore di salvezza o inflessibile giudice di destini? Freddo e analitico ricercatore o affabile e rassicurante custode della fragilità umana? Spregevole seguace dell’ambizione o spirito eletto votato ad una vocazione superiore? Scegliere di interpretare un medico del S. Gertrude Krankenhaus ti metterà di fronte alle scelte continue di una professione che spesso non ammette errori, a condurre un’esistenza costantemente turbata, logorante, in bilico tra il burnout e l’esaurimento fisico, a dover scegliere fra ciò che è giusto e ciò che è necessario.
Non sempre il camice bianco è specchio dell’anima del medico, per alcuni l’integrità morale, l’etica granitica sono bussola e corazza, per altri ostacoli al raggiungimento dei propri obiettivi: realizzazione, fama, potere.
Se umanità e empatia sono valori imprescindibili per molti medici, ad altri, in alcune occasioni, è sembrato giusto sacrificare la moralità, o magari le sorti di un paziente, per un bene superiore. Che a volte coincide con il proprio.
Nel Design Document troverai tutto quello che c'è da sapere per partecipare a S. Gertrude Krankenhaus.
S. GERTRUDE KRANKENHAUS
6-7-8 SETTEMBRE 2024
Convento dell'Incontro, Bagno a Ripoli (FI)
BIGLIETTO
290,00 €
BIGLIETTO A RATE
100,00 € prima rata (entro 3 gg dall’iscrizione)
100,00 € seconda rata (6 giugno)
110,00 € terza rata (6 luglio)
EXTRA
+ 20,00 € pranzo venerdì (Fuori Scena)
+ 20,00 € cena domenica (Fuori Scena)
+ 30,00 € notte domenica (Fuori Scena)
+50,00 € Ruolo Speciale*
+50,00 € Partecipante Sostenitore**
La quota comprende tre giorni, due notti, 4 pasti, 2 prime colazioni, l'iscrizione o il rinnovo della tessera associativa, il larp.
* Per Ruolo Speciale si intende una categoria di personaggi che hanno una particolare responsabilità rispetto al divertimento degli altri partecipanti (es.: il Direttore della clinica, il responsabile del ministero, etc.). Per interpretare un Ruolo Speciale è necessario partecipare ad un casting in videoconferenza. Niente paura, non è un vero casting, ma un’occasione per comprendere insieme quale sia il ruolo più adatto per voi. I Ruoli Speciali sono limitati, non versate la quota extra relativa fino a conferma dell'assegnazione.
** Il partecipante Sostenitore contribuisce con una quota extra alle spese di organizzazione dell’evento ricevendo la menzione di Production Backer nei credits.
Venerdì
12:00 - Arrivo dei partecipanti che aderiscono al pranzo (extra)
12:00 - 13:00 - Operazioni di segreteria
13:00 - 14:00 - Pranzo Fuori Scena (extra)
14:00 - Arrivo di tutti i partecipanti
14:00 - 14:30 - Operazioni di segreteria
14:30 - 15:30 - Workshop
15:30 - Azione!
Domenica
18:00 - Stop!