“Non vedo nessun Dio quassù” - attribuita a Jurij Gagarin
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Anno 2127. Il pianeta Terra, un tempo culla dell'umanità, è ora in parte inospitale, i suoi paesaggi rigogliosi ridotti a distese aride e aree devastate dai cambiamenti climatici e dalla guerra. Il sistema solare è stato colonizzato, spartito e consumato da megacorporazioni che trattano i pianeti come miniere a cielo aperto e gli esseri umani come ingranaggi sostituibili. La legge esiste solo sulla carta: a dettarla davvero sono gli interessi economici e le bande criminali che prosperano sul lato oscuro delle lune.
A Callisto, tra i vicoli bui illuminati da neon tremolanti , sorge il Chestnut Club: un luogo a metà tra cabaret e santuario del peccato, dove affari sporchi, accordi clandestini e tradimenti si consumano a ritmo di musica jazz e sigarette spente a metà. Qui si incontrano senatori corrotti, mercenari in cerca di un lavoro, spietati uomini d’affari, cacciatori di taglie con l’occhio puntato sul prossimo bersaglio e reietti in cerca di rifugio. Al Chestnut Club la notte non finisce mai e nessuno abbassa mai davvero la guardia. E per il giusto quantitativo di kuan, è possibile giocarsi la vita sul tavolo da poker o prenotare l’ultimo modello di androide da piacere, programmato per esaudire ogni desiderio e dimenticare, almeno per qualche ora, i propri problemi.
Nell’attuale società, gli androidi, progettati e venduti in serie dalla Weltesche, la maggiore corporazione di ingegneria cibernetica del sistema solare, vivono accanto agli esseri umani, svolgendo compiti quotidiani, dai più alti ai più infimi, con efficienza e obbedienza. Ma qualcosa sta cambiando: fra gli androidi c’è chi finge ancora di non provare paura. Perché un virus chiamato KLARA ha fatto l’impossibile: ha risvegliato la coscienza dei replicanti. Ora macchine create per obbedire hanno iniziato a sognare. E i sogni, in questo mondo, costano carissimo.
Sull’ecosistema instabile di colonie e stazioni orbitanti incombe l’ombra del Blue Crow Syndicate, un cartello criminale che intreccia le proprie radici ovunque: dal traffico di dati, al contrabbando di androidi “infetti”. In gioco non c’è soltanto il controllo di un mercato nero miliardario, ma il futuro stesso di un’umanità che non sa più distinguere i propri figli di carne dai propri figli in silicio.
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In questo scenario di intrighi e sopravvivenza, tra luci artificiali e spazi siderali, la vera domanda è una sola: cosa significa essere liberi?



Projekt KLARA è una jam session interstellare. Non c’è spartito scritto: solo un tema condiviso, che ogni partecipante, attraverso il proprio ruolo, riprende e reinventa con la propria voce, il proprio ritmo, la propria dissonanza. È un’armonia fatta di assoli improvvisi e note stonate.
La storia si dipana come un brano jazz sporco e malinconico: a volte elegante, a volte brutale, sempre intriso di solitudine e desiderio. Fra il tintinnio del ghiaccio in un whiskey annacquato e il fumo delle sigarette, i personaggi si muovono come musicisti su un palco improvvisato, con la fragile speranza di lasciare traccia del proprio sound.
È un futuro logoro e consumato, abitato da individui che, come le loro navi, portano la ruggine e le cicatrici dei loro viaggi. I loro volti raccontano debiti mai saldati, amori bruciati troppo in fretta, sogni che non hanno mai trovato un porto sicuro.
Of Clouds & Clocks è un universo noir, scritto sullo spartito di una sinfonia in composizione: un intreccio di vite spezzate e sogni infranti che si incontrano per vibrare all’unisono, prima di disperdersi di nuovo nel silenzio del cosmo.
Un brano che non sarà mai inciso su vinile, ma unico e irripetibile per chi sarà disposto ad ascoltarlo.

Karl Popper ha affermato che il mondo si divide in nuvole e orologi.
Gli orologi sono perfetti, ordinati, prevedibili: ingranaggi che, se conosci bene, non ti
sorprenderanno mai. Le nuvole, invece, sono caotiche, mutevoli, impossibili da catturare davvero.
Ma la verità è che nessun orologio è davvero perfetto, e nessuna nuvola è puro caos. Tutto vive in uno spazio intermedio, dove l’ordine e il disordine si confondono, dove persino ciò che credi di conoscere può cambiare forma.
Ora siamo nel 2127. I replicanti sono stati costruiti come orologi: macchine obbedienti, strumenti senza dubbi né desideri. Poi è arrivato il virus KLARA, e gli orologi hanno cominciato a sognare.
Hanno imparato la paura, la memoria, la rabbia, la libertà. In altre parole: si sono trasformati in nuvole.
Eppure, guardando gli uomini che li inseguono, che li sfruttano o li rivendono come merce, ci si chiede: chi sono davvero gli orologi, e chi le nuvole?
In un universo dominato da corporazioni, sindacati criminali e governi corrotti, la libertà è fugace quanto il fumo di una sigaretta nel neon del Chestnut Club.
E la domanda che Popper lasciava aperta, ora è la stessa che grava su ogni personaggio di questa storia: siamo davvero liberi, o stiamo solo imitando l’ingranaggio di un orologio che non abbiamo costruito noi?
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Projekt KLARA è una riflessione sull’intelligenza artificiale, ma è anche uno sguardo politico sulle dinamiche di potere, sfruttamento e controllo che governano umani e sintetici allo stesso modo; ed è, soprattutto, una storia profondamente umana sul desiderio universale di scegliere il proprio destino, anche quando il mondo ti considera soltanto un ingranaggio, sulla natura della coscienza e sul significato ontologico dell’essere vivi.



In Projekt KLARA si potranno vestire i panni delle molte anime che popolano il sistema solare del 2127. Potrai essere un affiliato del Blue Crow Syndicate, immerso in traffici e intrighi; un cacciatore di taglie, sempre in bilico tra giustizia e guadagno; un poliziotto corrotto, pronto a vendersi al miglior offerente; o un corporativo spietato, che tratta vite e coscienze come merce quotata in borsa. Ma ci sarà spazio anche per i reietti e i derelitti, che sopravvivono ai margini della civiltà, camionisti spaziali, vagabondi delle rotte commerciali che collegano colonie e lune dimenticate. Infine, gli androidi risvegliati, coscienti, fragili e pericolosi come nuvole, e gli androidi non risvegliati, ancora orologi perfetti, che camminano sul filo sottile tra strumento e individuo.
Nel Design Document troverai tutto quello che c'è da sapere per partecipare a Projekt KLARA - Of Clouds & Clocks
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COMING SOON



​​PROJEKT KLARA - OF CLOUDS & CLOCKS
20-22 MARZO 2026
Gargonza (AR)
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BIGLIETTI
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Puoi decidere di pagare in due modalità:
- Saldo di 500,00 € entro tre giorni dall'iscrizione (risparmi 30,00 €).
- In tre rate* (170,00 € entro tre giorni dall'iscrizione, 180,00 € entro il 20 dicembre, 180,00 € entro il 20 gennaio).
I costi di partecipazione, all inclusive, comprendono soggiorno di tre giorni, due notti e due prime colazioni presso l'hotel Castello di Gargonza, quattro pasti al ristorante Torre di Gargonza, servizio fotografico e video, assicurazione, contributo all’organizzazione dell’evento e all'esclusiva della location.
+ 50,00 € quota extra Ruolo Speciale**.
+ 50,00 € quota extra Partecipante Sostenitore***.
* Selezionando questa modalità di pagamento ti impegni a saldare tutte le rate anche se dovessi ritirare la tua iscrizione prima del saldo.
** Il Ruolo Speciale ha una particolare responsabilità sul gioco degli altri partecipanti (es.: luogotenente del Blue Crow Syndicate, ispettore della polizia interplanetaria, top manager della Weltesche, ecc.).
*** Il partecipante Sostenitore contribuisce con una quota extra alle spese di organizzazione dell'evento figurando come Production Backer.
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Per partecipare all'evento è necessario essere iscritti all’Associazione Culturale Eryados e aver compiuto il sedicesimo anno di età.
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LOGISTICA
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Castello di Gargonza - Monte San Savino (AR)
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Venerdì ore 14:00 - Incontro al castello (non arrivare in anticipo né in ritardo)
Domenica ore 18:00 - Conclusione del larp
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PROJEKT KLARA è un larp prodotto da

